La settimana scorsa vi avevamo segnalato l’imminente svolgimento del Nationaal Oldtimer Festival 2016 a Zandvoort (Olanda). Dal momento che si presentava come una manifestazione interessante abbiamo partecipato per voi.
L’evento è stato organizzato da 402automotive all’interno del circuito di Zandvoort, in concomitanza con le gare organizzate dal Porsche Club Racing e dal Morgan Sports Car Club Tedesco (MSCCD).
Le previsioni meteo non erano delle migliori (dal punto di vista di un Italiano) per un raduno automobilistico: possibilità di pioggia per tutta la prima parte della giornata. Condizioni che non fermano certamente un Olandese D.O.C. Alla fine, invece, il meteo ha messo d’accordo tutti. La famigerata pioggia non si è vista, solo qualche nuvolone e un po’ di vento.
Quando siamo arrivati al circuito, siamo stati accolti da sguardi stupiti. Il nostro vicino di parcheggio ci ha chiesto da vove venissimo. “Dall’Italia” è stata la nostra risposta. Lui, ancora più stupito, guarda la nostra macchina e commenta “Ma siete venuti apposta per il raduno?”. Strano che si sia stupito, perché girando tra le macchine parcheggiate abbiamo trovato altri Italiani, Tedeschi, Francesi e Belgi.
Nonostante il nostro arrivo abbastanza mattiniero, abbiamo trovato con grande sorpresa già un elevato numero di automobili parcheggiate sul piazzale. I proprietari intenti a pulirle e lucidarle per mostrarle nel loro splendore e i ragazzi dell’organizzazione impegnati a sistemare gli ultimi dettagli.
Come potete vedere il cielo non era dei più rassicuranti ma l’Olanda è famosa per il meteo altamente variabile. Tuttavia, questo aspetto non ha condizionato in alcun modo lo svolgimento del Nationaal Oldtimer Festival 2016.
Al nostro arrivo stava anche iniziando la prima sessione di qualifiche per gara 1 del MSCCD. Nonostante molte auto fossero in pista, la comunità Morgan era altamente rappresentata. Seconda solo alla comunità Porsche.
Segnati i tempi e delineata la griglia di partenza per gara 1 del MSCCD, è toccato alle Porsche darsi battaglia in battaglia per assicurarsi la prima fila e poi la vittoria di gara 1. L’aspetto che più mi ha stupito è stato vedere i diversi modelli Porsche in bagarre tra loro: dalle 911 (930), 924 (944) e fino alle più recenti 911 (993) e (997).
In ogni caso, vedere dal vivo – in pista – questi gioielli genera in me un sacco di malinconia dei tempi passati. Essendo abbastanza giovane, quei tempi non li ho vissuti appieno. Tuttavia, li ricordo attraverso le parole di mio padre, di alcuni ricordi fanciulleschi e dalle svariate riviste e libri che ho avuto la fortuna di sfogliare.
Quando hanno iniziato a girare ero convinto che avrebbero fatto sul serio ma mantenendo comunque un minimo di attenzione e invece… nessuno ci stava a rimanere indietro e ad alzare il piede.
Tra una gara e l’altra, i partecipanti al raduno statico hanno avuto la possibilità di vivere l’emozione di guidare su questo bellissimo circuito. L’organizzazione, infatti, ha previsto come intermezzo delle sessioni di libera circolazione sul tracciato.
Io e un altro fotografo siamo rimasti sorpresi dalla varietà di auto che ci siamo trovati di fronti. Dalle piccole 500 Abarth, alla Fiat Ritmo, alle SIMCA 1000 tc e una Opel Manta direttamente dal mondo Rallystico.
Nel frattempo, l’evento organizzato all’interno del parcheggio e del paddock è entrato nel vivo, musicalmente accompagnato dalla strepitosa performance del Sgt. Wilson’s Army Show. Questo bravissimo quartetto ha portato sul piazzale un’atmosfera anni ’40/50 con molto stile.
Nel frattempo si è anche riempito il piazzale, arricchendosi di moltissime auto meravigliose. Guardate il colpo d’occhio di uno dei due parcheggi.
L’organizzazione ha separato le autovetture per categoria. In questa suddivisione spiccavano, principalmente, tre comunità maggiormente rappresentate: Porsche, Triumph e Morgan. Rigorosamente in ordine di affluenza e impatto visivo.
Alle Porsche è stato dedicato, invece, il parcheggio retrostante i box.
Sono un grande amante delle Porsche 911 (930) e da qualche anno ho avuto modo di scoprire il lavoro certosino e pieno di passione svolto da Nakai-san di RWB (RAUH-Welt Begriff). Mai mi sarei immaginato di imbattermi in due delle sue creazioni a questo evento. Vedendole dal vivo, non ho potuto fare a meno di notare la cura ai particolari e alle finiture che quest’uomo mette nelle sue opere.
L’evento è risultato molto bello da visitare. In una sola giornata abbiamo scorso gli annuari dell’automobilismo, passando attraverso epoche, stili e concetti tecnici differenti. Sarò, forse, malinconico o sarò aggrappato alla mia gioventù (o forse dovrei dire infanzia) ma non posso fare a meno di dirlo: una volta le auto avevano più stile. Ognuna la sua caratteristica e personalità. Sarebbe bello se anche oggi i progettisti di auto mettessero la stessa passione e innovazione che ci hanno messo i loro predecessori.
So che siete curiosi di vedere un po’ di immagini delle auto presenti e di alcuni dettagli che abbiamo notato. Quindi vi lascio sbirciare in tutta tranquillità.
Alla prossima!
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Galleria Fotografica del Nationaal Oldtimer Festival 2016
Nationaal Oldtimer Festival 2016