Fiat Abarth 595

L’altro giorno durate le verifiche sportive della 34° Mignanego Giovi, nel parcheggio di Busalla mi sono imbattuto in questa Fiat Abarth 595, non ho avuto la fortuna di incontrare il proprietario per chiedergli la disponibilità di poter realizzare un bel servizio fotografico, così mi sono accontentato di scattare qualche foto al volo.

La Fiat Abarth 595 è stata prodotta dalla Abarth utilizzando il modello della Nuova 500 serie D dal 1963 al 1965, e sulla Nuova 500 F dal 1965 al 1971, in questo caso la 595 fotografata è su base 500F.

La Casa torinese fondata nel 1949 dall’ingegnere italo-austriaco Karl “Carlo” Abarth e dal pilota Guido Scagliarini, si è specializzata nell’elaborazione di vetture di serie per renderle sportive ed adatte alle competizioni, negli anni hanno trasformato innumerevoli modelli di FIAT, Alfa Romeo, Lancia, SIMCA e Porsche.

La casa dello Scorpione ha dedicato diverse versioni sulla base della Nuova 500, la prima versione era la 500 prodotta in pochi esemplari e presentata al Salone di Torino nel 1957, non ebbe un grande successo, in quanto utilizzava un motore con una cilindrata di 479 cc, aumentando la potenza da 13 cv a 21,5 Cv.

Nel 1963 con l’uscita della 595 su base della Nuova 500D ebbe finalmente la giusta considerazione del pubblico, grazie anche al record di velocità e resistenza stabilito sul circuito di Monza con una media di 108.52 Km/h percorrendo per 7 giorni e notti consecutivi ben 18186 Km, il motore passò dai 21,5 Cv a 27 Cv e la cilindrata da 479 cc a 595 cc.

Successivamente la base passò dalla Nuova 500D alla F ma senza sostanziali modifiche rispetto alla prima a parte la direzione di apertura delle portiere passando da controvento a favore di vento , oltre a questa soluzione adottata per questioni di sicurezza dalla Fiat, non vennero fatti ulteriori interventi estetici.

Per quelli dobbiamo aspettare il febbraio 1964 con l’uscita della 595 SS con ben 32 Cv ed una velocità massima di 130 km/h, dove vennero proposti diversi optional come i cerchi in lega in alluminio della Amadori & Campagnolo, cruscotto con tachimetro, contagiri, manometro e termometro dell’olio e padiglione aerodinamico in plastica.

Se per caso qualcuno di voi appassionati conosce il proprietario, chiedo la gentilezza di aiutarmi a mettermi in contatto con lui, in modo da organizzare il servizio fotografico che si merita, potete dirgli di contattarmi a giuseppe@gtclassic.it, Vi ringrazio.

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