24 Ore di Le Mans – Chantilly Arts & Elegance Richard Mille

Domenica 30 giugno la 24 Ore di Le Mans sarà ben rappresentata a Chantilly Arts & Elegance Richard Mille. Oltre al centenario di Bentley e al 50 ° anniversario della Porsche 917, un gran numero di classi includerà le auto che hanno corso nell’evento.

Chantilly Arts & Elegance Richard Mille ha un rapporto speciale con la 24 Ore di Le Mans, come sottolineato dalla presenza del presidente dell’ACO Pierre Fillon in giuria. Alla prima messa in scena c’era una classe dedicata alle auto endurance a motore centrale pre-1976 con Ford GT40s, Ferrari 512Ss, Lola T70s ecc. Da allora ciascuno dei Concours d’Etat ha incluso GT e prototipi di tutte le epoche con, come bonus, un Best of Show nel 2017 per la Ferrari TR 58 vittoriosa nella Sarthe nel 1958. Quest’anno ci sarà un gran numero di auto presenti che hanno preso parte alla 24 Ore di Le Mans tra cui una Bentley Speed 6 (1930) , una Frazer Nash Le Mans Coupé (1953), un’Aston Martin DBR1 (1959), una Porsche 911 GT1 (1997) e molti altri. Riflettori puntati su tre macchine fantastiche.

CLASSE: IL POST-WAR RACING ASTON MARTINS
AUTO: ASTON MARTIN DB4 GT ZAGATO (1961) CHASSIS 0182R

Questa vettura è il frutto della collaborazione tra il costruttore inglese e il carrozziere italiano e ha segnato l’inizio di una lunga collaborazione tra Aston Martin e Zagato. Tre di queste auto hanno gareggiato nella 24 Ore di Le Mans e una sarà in mostra a Chantilly.

Sono stati costruiti diciannove DB4 GT Zagatos e sono molto richiesti per il loro aspetto e le specifiche tecniche. Lo chassis 0182R, noto anche come “1VEV” (a causa della targa di registrazione) è particolarmente speciale perché ha corso su circuiti come Le Mans, Goodwood, Monza e Montlhéry e per i grandi piloti che si sono seduti dietro al volante tra cui Roy Salvadori, Innes Ireland e Jim Clark! È uno dei due DP209 (modello alleggerito) gestito dall’Essex Racing Stable, un team privato fortemente supportato dalla fabbrica in quel momento. Nel 1961, queste due vetture fornirono fuochi d’artificio nel Campionato Mondiale Grand Touring combattendo con la Ferrari 250 GTO. Il prestigio e la bellezza senza tempo dell’Aston Martin DB4 GT Zagato ne fanno una delle auto più ambite. Nel 2018, la sua auto gemella “2VEV” ha incassato oltre 11 milioni di euro venduta da Bonhams.

CLASSE: LE PORSCHE 917s
AUTO: PORSCHE 917K81 (1981)

Le Porsche 917, vittoriose nella 24 Ore di Le Mans del 1970 e del 1971, oltre a quella che ha recitato nel film Le Mans con Steve McQueen, sono ben note. Diverse auto originali saranno in competizione a Chantilly e una replica, ma è eccezionale!

La Porsche 917 aveva già 12 anni quando tornò alla 24 Ore di Le Mans nel 1981! La scommessa dei fratelli Kremer era quella di attirare l’attenzione dei media e anche quella sportiva, poiché con i suoi 570 bhp piatti 12 l’evoluzione finale era in grado di svolgere un ruolo di primo piano in gara, soprattutto perché aveva l’aiuto discreto della fabbrica, che fornito i piani originali e due motori. La “vecchia” auto è stata presentata alla fine di maggio ma era troppo nuova! Ha rapidamente mostrato i suoi limiti quando si trattava di adattarsi ai pneumatici moderni; e le modifiche aerodinamiche apportate alla carrozzeria dalla coda corta sono state un disastro in quanto non è stato in grado di superare i 300 km / h su Les Hunaudières. Non ha avuto alcun impatto nella pratica o in gara ed è stato al nono posto nella terza ora quando ha sofferto problemi al cofano posteriore. Ha spaventato il suo autista, Bob Wollek, che si è arrabbiato con gli sponsor e si è rifiutato di continuare l’avventura che, in ogni caso, è finita al tramonto con un guasto al motore.

CLASSE: GT ENDURANCE DAL 1994 IN AVANTI
AUTO: MCLAREN F1 GTR (1995) CHASSIS 02R

Il progetto road-going della McLaren F1 lanciato 30 anni fa ha incontrato un successo inaspettato sui circuiti di colori simbolici (Gulf, Harrods, César). La livrea in mostra a Chantilly è apparsa solo una volta in una gara in Giappone.

La serie BPR, lanciata da Jürgen Barth, Patrick Peter e Stéphane Ratel nel 1994, ha riscosso un successo immediato. La McLaren ha progettato una versione da competizione della sua F1 GTR per competere con i due Porsche Turbo 911 e Ferrari F40 LM. E ‘stato alimentato dal motore V12 BMW da 6 litri e presto è diventato lo spauracchio in quanto ha vinto 10 delle 12 gare del campionato. Ha anche fatto scalpore nella 24 Ore di Le Mans, perché grazie al suo telaio ben bilanciato è stato in grado di sfruttare le condizioni di bagnato, che ponevano l’accento sulla maneggevolezza piuttosto che sulla pura potenza, per ottenere il massimo effetto vincendo la gara e riempiendo quattro dei primi cinque posti! Oltre alla rara exploit di battere tutti i prototipi, la McLaren ha anche ottenuto l’impresa di emergere vittoriosa alla sua prima uscita nella 24 Ore. L’auto in mostra, che ha finito quarto a Le Mans, ha scambiato la livrea del Gulf per una simile a quella della vincente McLaren e ha vinto la Suzuka 1000 km nelle mani di Bellm-Sala-Sekiya.

Foto © Singoli Autori

The 24 HEURES OF LE MANS IN THE CONCOURS D’ETAT

On Sunday 30th June the 24 Hours of Le Mans will be well represented at Chantilly Arts & Elegance Richard Mille. As well as Bentley’s centenary and the Porsche 917’s 50th anniversary a large number of classes will include cars that have raced in the event.

Chantilly Arts & Elegance Richard Mille has a special relationship with the 24 Hours of Le Mans as underlined by the presence of ACO president Pierre Fillon on the jury. At the first staging there was a class devoted to pre-1976 mid-engined endurance cars with Ford GT40s, Ferrari 512Ss, Lola T70s etc. Since then each of the Concours d’Etat has included GTs and prototypes from all eras with, as a bonus, a Best of Show in 2017 for the Ferrari TR 58 victorious in the Sarthe in 1958. This year there will be a large number of cars present that have taken part in the 24 Hours of Le Mans including a Bentley Speed 6 (1930), a Frazer Nash Le Mans Coupé (1953), an Aston Martin DBR1 (1959), a Porsche 911 GT1 (1997) and many others. Spotlight on three amazing cars. 

CLASS: THE POST-WAR RACING ASTON MARTINS 

CAR: ASTON MARTIN DB4 GT ZAGATO (1961) CHASSIS 0182R

This car is the fruit of collaboration between the English manufacturer and the Italian coachbuilder and it marked the beginning of a long partnership between Aston Martin and Zagato. Three of these cars raced in the 24 Hours of Le Mans and one will be on show at Chantilly.

Nineteen DB4 GT Zagatos were built and they are very much sought after because of their look and technical specification. Chassis 0182R, also known as “1VEV” (because of its registration plate) is particularly special because it raced on circuits like Le Mans, Goodwood, Monza and Montlhéry and because of the great drivers who sat behind the wheel including Roy Salvadori, Innes Ireland and Jim Clark! It is one of the two DP209s (lightened model) run by the Essex Racing Stable, a private team heavily supported by the factory at the time. In 1961, these two cars provided fireworks in the Grand Touring World Championship by battling with the Ferrari 250 GTOs. The Aston Martin DB4 GT Zagato’s prestige and timeless beauty make it one of the most sought-after cars. In 2018, its sister car “2VEV” fetched more than 11 million euros when sold by Bonhams.

CLASS: THE PORSCHE 917s

CAR: PORSCHE 917K81 (1981)

The Porsche 917s, victorious in the 1970 and 1971 24 Hours of Le Mans as well as the one that starred in the film Le Mans with Steve McQueen, are well known. Several original cars will be in competition at Chantilly as well as a replica, but it’s an exceptional one! 

The Porsche 917 was already 12 years old when it came back to the 24 Hours of Le Mans in 1981! The Kremer brothers’ gamble was to attract attention in the media and also a sporting one as with its 570 bhp flat 12 the final evolution was capable of playing a leading role in the race, especially as it had the discreet help of the factory, which supplied the original plans and two engines. The “old” car was presented at the end of May but it was too new! It quickly showed its limits when it came to adapting to modern tyres; and the aero modifications made to the short-tailed bodywork were a disaster as it was unable to exceed 300 km/h on Les Hunaudières. It failed to make any impact in practice or in the race and was in ninth place in the third hour when it suffered rear bonnet problems. It scared its driver, Bob Wollek, who got angry with the sponsors and refused to continue the adventure which, in any case, ended at dusk with engine failure. 

CLASS: ENDURANCE GTs FROM 1994 ONWARDS

CAR: MCLAREN F1 GTR (1995) CHASSIS 02R

The McLaren F1 road-going project launched 30 years ago met with unexpected success on the circuits in symbolic colours (Gulf, Harrods, César). The livery on show in Chantilly only appeared once in a race in Japan.

The BPR Series launched by Jürgen Barth, Patrick Peter and Stéphane Ratel in 1994 met with immediate success. McLaren designed a racing version of its F1 GTR to compete against the Porsche 911 twin turbos and Ferrari F40 LMs.  It was powered by the 6-litre V12 BMW engine and soon became the bogeyman as it won 10 of the 12 races in the championship. It also created a sensation in the 24 Hours of Le Mans, because thanks to its well-balanced chassis it was able to exploit the wet conditions, which put the emphasis on handling rather than sheer power, to maximum effect winning the race and filling four of the first five places! Besides the rare exploit of beating all the prototypes, McLaren also achieved the feat of emerging victorious on its first outing in the 24 Hours.  The car on display, which finished fourth at Le Mans, swapped its Gulf livery for one similar to that of the winning McLaren and won the Suzuka 1000 km in the hands of Bellm-Sala-Sekiya.